Lego e Robotica Educativa sono un'accoppiata vincente per stimolare l'apprendimento non solo riguardo alla robotica e al coding, ma migliorano l'inclusione scolastica, la capacità dei bambini di lavorare in gruppo, la motivazione allo studio e la capacità di apprendere in maniera autonoma.

Essendo un AFOL, cioè Adult Fan Of Lego, non posso fare a meno di parlare di una serie di prodotti Lego ad uso “didattico”, cioè la linea Lego Education, che coinvolgono i ragazzi delle scuole in una serie di attività utili a stimolare l'apprendimento e la cooperazione.

L'azienda Lego è da sempre impegnata alla realizzazione di prodotti utilizzati per l’educazione e la promozione dell’apprendimento, tant'è che i set Education non si trovano nei negozi di giocattoli o negli store ufficiale, ma solo da rivenditori specializzati in materiale per la didattica.

Questi set sono pensati per il rafforzamento delle cosiddette competenze STEAM, ovvero le discipline essenziali del 21 secolo e che serviranno sempre di più agli adulti di domani, cioè scienze, tecnologia, ingegneria, arte e matematica.

Sono quindi set che utilizzano la robotica e il coding non soltanto con il fine di insegnare queste due cose, ma per favorire l’apprendimento su più larga scala. Ed è qui che entriamo nell’area della cosiddetta robotica educativa.

Che cos'è la Robotica Educativa (RE)

La Robotica Educativa (o RE) è una disciplina nata negli anni 70 e fondata da Seymour Papert, un matematico, informatico e pedagogista che ha elaborato una teoria sull’apprendimento detta COSTRUZIONISMO.

L’idea di Papert è che apprendiamo meglio costruendo “artefatti”. La costruzione agevola l’apprendimento e dato che lui era un informatico, propone come attività la robotica, cioè attività di costruzione e scoperta di un modello, di un robot, e la sua programmazione per definire il comportamento dell’oggetto costruito.

Robotica deriva da robot. Un robot capace di compiere delle azioni in base ai comandi dati dall’uomo. È costituito da 2 elementi, l’hardware cioè l’insieme delle componenti fisiche che costituiscono la macchina, e il software, cioè il codice che costituisce il comportamento.

Sempre più spesso la Robotica Educativa è utilizzata nelle scuole perché nei gruppi di pari ha tantissimi vantaggi. Ho detto che favorisce l’apprendimento, certo. Ma favorisce anche l’inclusione scolastica perché è particolarmente adatta a tutti quei bambini e ragazzi con dei bisogni educativi speciali (BES e DSA). Aumenta le capacità di lavorare in gruppo, migliora la motivazione allo studio, aumenta l’interesse di un alunno ad apprendere in autonomia.

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